Che cosa è?
In italiano il termine assertivo significa affermativo, sinonimo di positivo, riuscito. In esso coesistono, dunque, due significati:
1. l’affermare, esplicitare le proprie opinioni ed atteggiamenti,
2. e l’impegno a risolvere positivamente le situazioni problematiche.
L’assertività è quella competenza relazionale che permette di riconoscere le proprie emozioni e bisogni e di comunicarli agli altri, mantenendo, nel contempo, una positiva relazione con gli altri; la legittima espressione dei propri diritti, interessi, sentimenti e convinzioni evitando la violazione o negazione dei diritti altrui (Galeazzi e Porzionato, ’98).
Potremmo anche definire l’assertività come quel punto d’equilibrio fra uno stile comunicativo passivo ed uno aggressivo. Con essa viene adottato uno stile comunicativo che permette all’individuo di esprimere le proprie opinioni, le proprie emozioni e di impegnarsi a risolvere positivamente le situazioni e i problemi.
L’assertività, quindi, si caratterizza per la presenza del rispetto e dell’auto-responsabilità, mentre nell’anassertività questi due fattori sono assenti.
Tre diversi stili di comportamento: Passivo, Aggressivo, Assertivo
Stile Passivo:
Il soggetto con uno stile di comunicazione passivo pensa più ad accontentare gli altri che non se stesso, è facilmente influenzabile e subisce le situazioni senza opporsi. È un soggetto che ha un’elevata ansia sociale, che non riesce ad esprimere adeguatamente i propri bisogni e le proprie esigenze. Il suo obiettivo è ottenere il consenso di tutti ed evitare qualsiasi forma di contrasto con gli altri. Nel breve termine questo tipo di atteggiamento è utile per ridurre l’ansia, ma finisce col limitare notevolmente la capacità dì azione della persona. Alla base di questo atteggiamento vi sono spesso sensi di colpa associati ad una forte componente ansiosa.
Stile Aggressivo:
Il soggetto con questo stile è una persona che non rispetta i limiti degli altri, è concentrato sui propri desideri senza badare a coloro che gli sono intorno. Per fare questo utilizza qualsiasi mezzo a propria disposizione, anche distruttivo e violento. La tendenza è quella di dominare gli altri e l’unico obiettivo che si pone è il potere personale e sociale. Alla base di questo tipo di comportamento vi sono ancora delle componenti d’ansia accompagnate però da rabbia e ostilità. C’è anche un disprezzo degli altri e un mancato riconoscimento della dignità altrui.
Come imparare l’assertività:
L’assertività è un modo di comunicare che nasce dall’armonia tra abilità sociali, emozioni e razionalità senza necessariamente modificare la propria personalità. In questa integrazione entra in gioco l’aspetto neurovegetativo per le emozioni, quello motorio volontario per i gesti e le azioni ed infine quello corticale-cognitivo per i pensieri e le verbalizzazioni. Tra questi tre aspetti della personalità esiste un rapporto di interdipendenza per cui migliorare l’assertività significa agire su ognuno dei tre.
Non solo è importante conoscere le tecniche per migliorare l’assertività, ma occorre sviluppare nuove abitudini di comportamento e perfezionare l’educazione dei sentimenti e delle emozioni. Familiarizzarsi con il mondo dei sentimenti richiede, infatti, “un’educazione sentimentale”.
La struttura concettuale dell’assertività è l’ordine che ciascuno pone nella propria vita, quando con maggiore consapevolezza pensa a se stesso e interagisce con le altre persone. Questo modo di agire permette di stabilire un rapporto attivo e intelligente che si basa sulla valutazione corretta della situazione e sull’avere a disposizione i mezzi adeguati per poter scegliere la soluzione più appropriata.
Il costrutto dell’assertività è costituito dall’idea di libertà come capacità di affrancarsi dai condizionamenti ambientali negativi e comprende la conoscenza di sé e della propria personalità, della teoria dei diritti assertivi.
Imparando lo stile di comportamento assertivo potrete notare dei cambiamenti positivi in molte aree della nostra esistenza: il lavoro o lo studio; la famiglia; gli amici; l’amore; le cose pratiche (restituire qualcosa che non ci piace a un negozio, mandare indietro una pizza bruciata, ecc.)
Per diventare più affermativi (o assertivi) c’è bisogno di:
• desiderare il cambiamento del nostro comportamento;
• assumersi dei rischi gradualmente maggiori;
• valutarsi almeno tanto quanto gli altri;
• accettare che non sempre potremo raggiungere i nostri obiettivi;
• sapere che non esistono risposte buone per tutte le occasioni;
• sapere che non esistono soluzioni magiche a situazioni complesse;
• aprirsi a nuove soluzioni e a convinzioni più funzionali;
• sapere che il cambiamento non avverrà dal giorno alla notte;
• guadagnare piccoli obiettivi per volta, ragionevolmente.
Riferimenti Bibliografici
Anchisi, R., Gambotto Dessy,M. (2009). Non solo comunicare. Cortina Torino