Psicologia, Psichiatria e Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale Centro di Schema Therapy EMDR e Mindfulness ad Arezzo

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Corso ECM: Lutto fra Fisiologia e Psicopatologia. Tenuto da A. Onofri Arezzo 20 gennaio 2018

Arezzo, sabato 20 gennaio 2018

Corso ECM “Lutto, fra fisiologia e psicopatologia. Linee guida per un intervento

tenuto da A. Onofri 

Per iscrizioni cliccare qui

 

Scheda Iscrizione Corso Lutto tenuto da Onofri, Arezzo 20 Gennaio

Per iscriversi al Corso ECM “lutto, fra fisiologia e psicopatologia, linee guida per un intervento” tenuto da A.Onofri ad Arezzo Sabato 20 Gennaio 2018

  • Compilare la scheda cliccando nel link sottostante in STAMPATO MAIUSCOLO ben leggibile in tutte le sue parti
  • Inviare la scheda e copia del bonifico via e-mail centrostudietruria17@gmail.com

 

CSE ISCRIZIONE LUTTO ONOFRI

Corso ECM: Dipendenza da Cybersesso tenuto da Davide Dèttore. Arezzo 11 novembre 2017

Il Centro Studi Etruria in collaborazione con il il Gruppo Psicologi Confcommercio sono lieti di invitarvi alla giornata di Formazione ad Arezzo sabato 11 novembre 2017

tenuta da Davide Dèttore dal titolo: “Dipendenza da Cybersesso” 

Per il corso sono previsti 8 ECM

Il corso è apero a Psicologi, Psicoterapeuti, Medici e Psichiatri.

Sono previste riduzioni per iscrizioni anticipate (entro il 29 ottobre), per studenti e soci ASCOM.

Per iscriversi al corso scaricare e compilare il modulo 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CORSI ECM

Il Centro Studi Etruria in collaborazione col Gruppo Psicologi Confcommercio di Arezzo presenta il programma di corsi accreditati ECM per l’anno 2017-2018 tenuti dai massimi esperti italiani nel campo della psicoterapia cognitivo-comportamentale di terza generazione. Aprirà la programmazione Francesco Mancini professore associato di psicologia clinica presso l’Università degli Studi Guglielmo Marconi e Direttore della Scuola di Psicoterapia Cognitiva di Roma con un seminario rivolto a coloro che vogliono apprendere le più moderne ed efficaci metodiche d’intervento sui pazienti affetti da Disturbo Ossessivo Compulsivo. Il secondo evento che riguarderà l’attuale tema della Dipendenza da Cybersesso sarà tenuto da Davide Dèttore professore associato di psicologia clinica presso l’Università degli Studi di Firenze. A seguire gli interventi di Antonio Onofri professore a contratto di psichiatria presso l’Università “La Sapienza” e supervisore EMDR sul trattamento del lutto. Sarà poi la volta del dott. Tinelli terapeuta e supervisore per la Società Italiana di Schema Therapy che ci formerà sui rudimenti della Schema Therapy considerato attualmente la forma di psicoterapia di prima scelta per il trattamento dei disturbi di personalità. La dottoressa Villani psicoterapeueta cognitivo-comportamentale e insegnante certificata MBSR proporrà un incontro pratico-esperienziale sulla Mindfullness. Due giornata di formazione saranno quindi dedicate al training di primo livello per diventare terapeuti Acceptance Commitment Therapy (ACT) tenuto dal dott. Miselli psicologo-psicoterapeuta e Peer Reviewed ACT trainer. Per finire il dott. Coradeschi docente e supervisore AIAMC terrà un seminario sullo stato dell’arte del trattamento dei disturbi del sonno e il dott. Bisciglia psicologo-psicoterapueta e fondatore del centro Ascolto Uomini Maltrattanti (CAM) di Firenze proporrà un interessante incontro teorico-pratico sull’intervento psicologico con gli uomini autori di violenza. Per tutti i seminari sono previsti 8 CREDITI ECM.

Cliccare sul link per scaricare il programma in formato PDF.

CSE Centro Studi Etruria 2017-2018

LA MENTE OSSESSIVA – CORSO ECM (8 CREDITI)

Il Centro Studi Etruria (CSE)i in collaborazione con ASCOM è lieta di presentarvi la giornata formativa “La Mente Ossessiva” tenuta da F. Mancini, uno dei massimi esperti nel panorama scientifico per quanto riguarda il Disturbo Ossessivo Compulsivo.

L’obiettivo didattico della giornata è quello di mettere i partecipanti in condizione di riconoscere le diverse fenomenologie del DOC, di trovare il senso della sintomatologia ossessiva, di identificarne i determinanti psicologici prossimi, timore di colpa deontologica e timore della contaminazione disgustosa, di conoscere le più frequenti esperienze precoci che hanno reso i pazienti vulnerabili al DOC, le modalità terapeutiche che integrano la classica tecnica della ERP

Il corso è aperto a Psicologi, Psicoterapeuti e Psichiatri e ha un costo di euro 120 + iva (sono previste riduzioni per specializzandi e soci ASCOM)
Il corso rilascia 8 crediti ECM
Per iscriversi scaricare il modulo a questo indirizzo https://www.studiocoradeschi.org/…/modulo-iscrizione-la-men…/

F. Mancini è Professore associato di Psicologia Clinica presso l’Università degli Studi Guglielmo Marconi
Neuropsichiatra infantile
Direttore Scuola di Psicoterapia Cognitiva

Il passato che non passa – superare i traumi con l’emdr

L’EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un approccio terapeutico utilizzato per il trattamento del trauma e di problematiche legate allo stress, soprattutto allo stress traumatico.
L’EMDR si focalizza sul ricordo dell’esperienza traumatica ed è una metodologia completa che utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione per trattare disturbi legati direttamente a esperienze traumatiche.
L’incontro ha lo scopo di conoscere questo nuovo metodo e poterlo sperimentare.

APPLICAZIONI CLINICHE DELLA TEORIA POLIVAGALE: SEMINARIO

5 regole prima di dare uno smartphone a tuo figlio

Spesso ci viene chiesto quando dare uno Smartphone a un figlio e quali regole sono necessarie…

Ciò che conta è prima di tutto essere informati noi adulti sui rischi del web, passare un periodo in cui mostriamo a nostro figlio come utilizzarlo, magari sacrificando il nostro smartphone condividendolo con lui; questo ci permetterà di conoscere e monitorare le cose che lo interessano e di insegnargli ciò che va bene e ciò che è meglio lasciar stare…

Ricordiamoci che il modello siamo noi… Evitiamo di usare il nostro smartphone a tavola o nei momenti di confronto con i nostri figli, saremo più credibili se un domani quando lo useranno in queste situazioni pretenderemo la loro attenzione…

Stabiliamo regole chiare da subito sulla quantità di tempo da passare al telefono e in che momenti della giornata (si spenge il telefono quando si va a dormire, a tavola non si usa, a scuola se lo porti lo tieni spento, quando studi lo silenzi oppure lo guardi solo nelle pause…ecc).

Giocare online prima dei compiti o prima di andare a dormire è sconsigliabile, inoltre tieniti informato sui rischi del web (grooming o adescamento online) e parlane con tuo figlio.

Ricordiamoci sempre di notare segnali di disagio e di aprire il dialogo con i nostri figli…
Se guardando il cellulare cambia l’umore di nostro figlio interessiamoci di cosa è accaduto e cerchiamo un dialogo per comprendere insieme come trovare una soluzione…

ELABORARE UN TRAUMA

Articolo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

a cura della dr.ssa Chiara Mercurio

È possibile elaborare un trauma, anche a distanza di anni?

Perché, a volte, non riusciamo a lasciarci il passato alle spalle?

 

Forse qualcuno si stupirà leggendo questa frase: il nostro cervello è fisiologicamente orientato alla salute, è biologicamente programmato all’autoguarigione.

In realtà non dovrebbe stupirci se pensiamo che anche quest’organo fa parte del nostro corpo: quando ci feriamo, il nostro organismo produce una serie di modificazione che permettono la cicatrizzazione della ferita e la guarigione. Allo stesso fine è programmato il cervello.

Tutte le esperienze che facciamo nella nostra vita, dalle più banali a quelle più complesse, vengono elaborate dal cervello in modo che vadano a far parte del nostro patrimonio di conoscenze, che ci saranno utili per affrontare altri eventi.

In condizioni normali, le informazioni che provengono dalle esperienze che facciamo vengono elaborate creando collegamenti con esperienze passare favorendo la riduzione dello stress, il processo di risoluzione dei problemi, ecc. Ciò è possibile perché esiste un sistema innato in tutte le persone, fisiologicamente orientato ad elaborare le informazioni nell’ottica dell’autoguarigione.

Naturalmente, il nostro cervello è predisposto ad elaborare anche quelle esperienze che possono suscitare in noi emozioni spiacevoli molto intense.

Ci sono casi, però, in cui questo meccanismo si “inceppa” e non riesce ad elaborare efficacemente un episodio. Ecco, allora, che il detto “il tempo cura tutte le ferite” non sempre è vero: alcune esperienze possono rimanere congelate nella nostra memoria così come le abbiamo vissute e, a distanza di settimane, mesi e addirittura anni, possono riattivarsi con tutte le emozioni, sensazioni fisiche e pensieri di quando l’evento si è verificato. I sintomi, le problematiche che sperimentiamo nel presente sono il risultato dell’attivazione di ricordi non elaborati.

Oggi parliamo di alcuni tipi di esperienze che possono essere “mal digerite” dal nostro cervello: parliamo dei traumi con la T maiuscola, che comprendono disastri naturali (terremoti, inondazioni), incidenti, abusi sessuali, ecc. ovvero tutte quelle esperienze che hanno comportato un rischio per la propria incolumità o quella altrui.

In seguito all’esposizione a situazioni del genere è possibile sviluppare un Disturbo da Stress Post Traumatico.

Ecco il primo criterio per poter fare diagnosi, secondo il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, quinta edizione (DSM-5) .

La persona è stata esposta ad un evento traumatico nel quale erano presenti entrambe le caratteristiche seguenti:

1) la persona ha vissuto, ha assistito, o si è confrontata con un evento o con eventi che hanno implicato morte, o minaccia di morte, o gravi lesioni, o una minaccia all’integrità fisica propria o di altri.

2) la risposta della persona comprendeva paura intensa, sentimenti di impotenza, o di orrore.

Sottolineiamo che non sempre vivere un evento traumatico porta necessariamente ad un Disturbo da Stress Post Traumatico. Quando, allora, sospettare di averlo sviluppato? È necessario che siano presenti una serie di sintomi, come previsto dal Manuale.

Eccone alcuni:

− L’evento traumatico viene rivissuto persistentemente, ad esempio con ricordi spiacevoli, ricorrenti e intrusivi dell’evento (immagini, pensieri, sogni spiacevoli, sensazioni di rivivere l’esperienza, flashback, reattività fisiologica, ecc.);

− Evitamento persistente degli stimoli associati con il trauma e attenuazione della reattività generale (non presenti prima del trauma), ad esempio sforzi per evitare pensieri, sensazioni, attività, persone, luoghi associati al trauma, riduzione dell’interesse per attività prima significative, affettività ridotta, sentimenti di diminuzione delle prospettive future, ecc.;

− Sintomi persistenti di aumentato arousal (non presenti prima del trauma), come disturbi del sonno, irritabilità, difficoltà di concentrazione, ipervigilanza, esagerate risposte di allarme;

− Questi sintomi devono essere presenti per almeno un mese.

Come possiamo affrontare questo disturbo?

Ad oggi, uno degli approcci scientificamente validati e riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e da molte altre associazioni a livello internazionale come trattamento efficace per la cura del trauma e dei disturbi ad esso correlati è l’EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari). “Dopo una o più sedute di EMDR, i ricordi disturbanti legati all’evento traumatico vengono desensibilizzati, cioè perdono la loro carica emotiva negativa. Il cambiamento può essere molto rapido, indipendentemente dagli anni che sono passati dall’evento, come mostrato dalla ricerca. L’immagine del trauma cambia nei contenuti e nel modo in cui si presenta, i pensieri intrusivi in genere si attutiscono o spariscono, diventando più adattivi e le emozioni e sensazioni fisiche si riducono di intensità. Dal punto di vista clinico e diagnostico, dopo un trattamento con EMDR il paziente non presenta più la sintomatologia tipica del disturbo da stress post-traumatico, quindi non si riscontrano più gli aspetti di intrusività dei pensieri e ricordi, i comportamenti di evitamento e l’iperarousal neurovegetativo nei confronti di stimoli legati all’evento, percepiti come pericolo. Un altro cambiamento significativo è dato dal fatto che la persona discrimina meglio i pericoli reali da quelli immaginari condizionati dall’ansia”.

Bibliografia

Shapiro, F., Lasciare il passato nel passato. Astrolabio, Roma 2013.

American Psychiatric Association (2014), DSM-5. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Milano, Raffaello Cortina Editore.

www.emdr.it

Articolo a cura della dr.ssa Chiara Mercurio

Training di gruppo per la gestione dell’ansia

Lo studio Coradeschi organizza un training di gruppo per la gestione dell’ansia a partire dal 15 marzo 2017

Il training sarà condotto dalla dott.ssa Giovanna Mengoli e dal dott. Rossano Bisciglia

é rivolto a tutti coloro che nella vita di tutti giorni si trovano a fare esperienza con quell’emozione a volte sgradevole che è l’ansia.

Tutti noi  viviamo spesso delle esperienze che ci creano ansia sia in ambito lavorativo, che di studio che relazionale.

Alle volte quest’emozione diventa così sgradevole da incidere profondamente sulla nostra qualità di vita.

Scopo del training è proprio quello di fornire ai partecipanti strumenti e strategia utili a comprendere e affrontato le situazioni che creano ansia al fine di gestirla in modo efficace.
Il numero massimo di partecipanti è 8.
La cornice del gruppo consente di poter condividere con gli altri il proprio vissuto.

Le iscrizioni sono aperte

 

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